mercoledì 5 dicembre 2007

Che notte, questa notte!

Stanotte ho dormito poco, mi sono svegliata molto presto e non c'è stato più verso di riaddormentarmi. Il mio cervello era sveglissimo, lucido e presente e non voleva sentire raccomandazioni: dormi ancora che è presto, cosa faccio da ora fino alle sette? Addormentati dai! Per tutto il tempo mi sono rigirata nel letto, poi ho guardato l'orologio: le quattro! Ho bevuto un sorso d'acqua direttamente dalla bottiglia, voi direte che non è educazione, ma quando siamo soli, tutti noi, facciamo più o meno le stesse cose. Poi le cinque, le cinque e mezzo e finalmente le sei. Sono andata in cucina e mi sono preparato un caffè; a quell'ora mi sentivo più tranquilla. In quelle ore avevo pensato a mia madre ricordando tutti i momenti di sofferenza vissuti quando era rimasta inferma, ed ero agitata. Povera mamma mia quanto bene ti ho voluto e quanto te ne voglio tanto ancora.

Il suo volto è scolpito nel mio cuore. Ora mi sorride e io mi sento più serena. Buongiorno mamma. Bacio il suo ritratto.